Facebook inizia oggi in Colombia il test pubblico dell'estensione per incontri online, chiamato Dating. Il servizio era stato annunciato per la prima volta alla conferenza annuale F8 a maggio di quest'anno e sarà probabilmente disponibile in altre località in futuro. Per ora, solo gli utenti di età pari o superiore a 18 anni in Colombia potranno creare profili per cercare l'anima gemella online e, una volta raggiunta una soglia critica, trovare alcune corrispondenze. Proviamo a guardare da vicino.
Wired e The Verge hanno messo le mani su una versione d'anteprima del servizio che ricorda molto il competitor Hinge, e sembra promettere risultati significativi, soprattutto per gli utenti che cercano relazioni significative a lungo termine piuttosto che appuntamenti per una serata.
L'orizzonte globale A livello globale, nell’ultimo trimestre, gli utenti di Facebook attivi su base quotidiana sono cresciuti di 32 milioni di unità. Questo risultato complessivo, però, nasconde qualche ombra: la prima è che si tratta dell’incremento minore da due anni a questa parte; la seconda è che gli utenti attivi ogni giorno sono scesi negli Stati Uniti e in Canada. Ed è la prima volta che una cosa del genere si verifica da quanto Facebook è nato.
Non solo: negli ultimi tre mesi del 2017 gli utenti hanno trascorso sul social network 50 milioni di ore in meno rispetto al trimestre precedente. La ragione, secondo Zuckerberg, andrebbe cercata, tra le altre cose, anche nella minore visibilità data ai video virali ; non si può però escludere che l’esperienza Facebook, nel suo complesso, stia perdendo la sua forza.
I dati arrivano direttamente da Menlo Park, che ha da poco pubblicato il report finanziario relativo quarto trimestre dell’anno che si è da poco chiuso. Per la precisione, nei due stati nordamericani i daily active users sono passati da 185 a 184 milioni. Un calo che, visto in percentuale, è leggerissimo; ma simbolicamente fa molto più rumore.
Questo è stato un conto salato pagato da Zuckenberg. I dati della trimestrale non hanno soddisfatto il mercato, che ha reagito vendendo. Negli scambi del dopo-borsa, la flessione è arrivata a sfiorare il 25%. Poi, all'apertura di Wall Street, le perdite sono diventate effettive, con un calo attorno al 19%. Facebook ha quindi perso, nel giro di poche ore, un quinto della propria capitalizzazione. Cioè del proprio peso in borsa, sceso a 629,8 miliardi. Negli ultimi mesi, proprio grazie alle buone performance di Facebook, le tasche di Zuckerberg si erano riempite, fino a renderlo il terzo uomo più ricco del pianeta (davanti a lui solo Jeff Bezos e Bill Gates) Il prezzo dell'ultima trimestrale, però, è stato salato. La notevole flessione del titolo si è tradotta, per Zuckerberg, in una perdita di 15,4 miliardi di dollari.
Forse anche alla luce di queste flessioni Facebook è entrata decisa nel mercato del datingo online dopo concorrenti come Tinder e Bumble. Tuttavia dobbiamo riconoscere che inizia con un enorme vantaggio: molte persone hanno già account Facebook. E sebbene Dating funzioni in questo momento solo su cellulare, non richiede il download di un'applicazione aggiuntiva sul telefono.
Dai dati globali emerge che negli Stati Uniti, almeno, i giovani, e più probabilmente i single, stanno usando meno il social network. Non è chiaro se Dating sarà la trovata giusta per attirarli di nuovo sul social network preferito dai loro genitori.
Uno sguardo a Dating Come annunciato da Facebook a maggio, gli utenti creeranno dei profili separati solo per il servizio di appuntamenti. L'unica informazione riportata sarà l'età e il nome; l'utente dovrà compilare manualmente ulteriori informazioni obbligatorie, tra cui la posizione verificata, il sesso e il genere - o generi essendo un libero mercato - delle persone a cui è interessato. In maniera opzionale si potrà anche specificare l'altezza, la religione, il titolo di lavoro, dove si lavora, dove si è andati a scuola e se si hanno figli.
Il profilo specifico per il dating online potrà essere completato con un massimo di nove foto e con delle risposte a delle domande che hanno una funzione rompighiaccio e che sono già fornite da Facebook. Allo stato attuale ci sono 20 domande tra cui scegliere, una tra tutte "Come è la tua giornata perfetta?". Non è possibile inventare altre domande per descriversi.
Una volta impostato il profilo, Facebook utilizzerà un algoritmo unico per abbinarti a persone con cui avere potenziali appuntamenti. Il tutto secondo fattori come cose che hai in comune e amici comuni. Nell'app Dating non vedrai nessuno con cui sei già amico su Facebook, né vedrai persone che hai bloccato. Puoi anche segnalare e bloccare gli utenti con gli stessi strumenti disponibili altrove sul social network di Zuckenberg.
Facebook limita i matching potenziali a persone situate a meno di 100 chilometri di distanza (ci sarà un diverso sistema metrico equivalente quando il prodotto uscirà negli Stati Uniti). In maniera analoga ad altre app di appuntamenti, si potrà anche scegliere di avere risultati solo per le persone che vivono nelle vicinanze, che hanno figli, che condividono la stessa fede o restringere il match a una specifica fascia d'età o di altezza.
"Stiamo cercando di mettere in contatto persone aperte a conoscerci reciprocamente", afferma Nathan Sharp, product manager di Facebook. "Si tratta di un'opt-in e di assicurarsi che le persone siano davvero intenzionate a questo".
Siccome questa della long lasting relashionship è l'idea di fondo, Facebook Dating non ha un meccanismo di scorrimento a destra o a sinistra. Per ordinare le potenziali corrispondenze, devi toccare "Non interessato". Gli utenti non saranno in grado di avviare una conversazione semplicemente dicendo "Ehi". Proprio come l'app di appuntamento Hinge, gli utenti dovranno invece rispondere direttamente a una delle nove foto o domande di un potenziale appuntamento, Per esempi, guardando una foto, "È stata scattata in Marocco? Ci sono stato anche io! "
I messaggi di dating di Facebook avranno una loro casella di posta separata da Facebook Messenger e non sarà possibile inviare link, foto o pagamenti per motivi di sicurezza. Se si vorrà iniziare a scambiare foto o link con una potenziale corrispondenza, si dovrà fornire all'altra parte il proprio numero di telefono o passare a un altro servizio di messaggistica.
Tuttavia Facebook Dating sarà in grado di collegarsi ad altre funzionalità della piattaforma. Ad esempio, si potrà scegliere di abbinare le persone che partecipano agli stessi eventi o che fanno parte degli stessi gruppi di Facebook. Per fare ciò, si dovrà "sbloccare" manualmente ogni evento o gruppo; per impostazione predefinita, gli utenti non saranno in grado di cercare una connessione persa a meno che l'altra persona non esegua anche lei la ricerca.
Tutti gli eventi e i gruppi sono in una dinamicha di pair-matching: gli utenti avranno la possibilità, ad esempio, di sbloccare i concerti di Taylor Swift dal 2012 p la festa di inaugurazione della nuova casa di un amico a cui parteciperanno la prossima settimana. C'è però un dato interessante: il gruppo e gli organizzatori di eventi non hanno alcun controllo sul fatto che membri o partecipanti scelgano questa funzione. Ad esempio, l'organizzatore di un gruppo di Alcolisti Anonimi, o qualcuno che pianifica un evento in una chiesa, non può disattivare la funzione di appuntamenti. Secondo Sharp :"L'ethos è che se la gente vuole uscire con qualcuno, il controllo non dovrebbe essere nelle mani di un'altra persona".
Sono queste le caratteristiche che differenziano davvero Facebook dagli altri competitor. Utilizzando il tesoro di dati che ha già sugli utenti, Facebook ha la capacità di diventare un player potente nel mondo del dating online. Mentre molte app di appuntamenti si sono affidate ai dati di Facebook per anni, come per mostrarti quando un potenziale matching ha amici in comune, i player terzi non sono mai stati in grado di sfruttare tutti i dati e tutte le posssibili profilazioni legate a questi.
Tale dipendenza da Facebook potrebbe potrebbe anche rendere i competitor vulnerabili mentre il gigante dei Social Network entra nel loro campo, il che è una debolezza a cui alcune aziende sembrano essere già preparate.
A maggio, ad esempio, Tinder ha affermato che stava testando una nuova funzione chiamata Places, che consente agli utenti di fare matching con le persone che amano uscire negli stessi luoghi, come bar, ristoranti o discoteche. Il prodotto si basa su informazioni di Foursquare, piuttosto che su Facebook. Altre app come Bumble e Hinge hanno recentemente smesso di chiedere ai membri di Facebook di registrarsi.
Facebook non sembra però semplicemente voler costruire un Tinder migliore. Quando il prodotto è stato annunciato per la prima volta in primavera, Chris Cox, Chief Product Officer di Facebook, ha sottolineato che Dating è progettato per favorire relazioni significative. Ma per fare ciò, la società avrà bisogno di innovare davvero rispetto alle altre app di appuntamenti già esistenti, che sono state criticate per aver scatenato relazioni meno che meritevoli o di chiedere più lavoro di quanto ne valga la pena.
"Vorrei consigliare a Facebook di assicurarsi che [gli utenti] abbiano l'opportunità di creare profili pienamente sviluppati che attingano a molti aspetti diversi della personalità della persona", dice Joshua Pompey, che gestisce due società che aiutano le persone a creare e gestire le loro attività online profili di incontri. Dice che raccomanda spesso ai clienti di utilizzare siti di incontri tradizionali come Match.com e OkCupid, perché consentono profili più lunghi e tendono ad attrarre un numero maggiore di single interessati a relazioni più serie.
Secondo Jessica James, docente alla Texas State University che ha studiato il comportamento degli utenti sulle app di appuntamenti, sostiene: "Alla fine, tutti gli appuntamenti su Facebook devono essere davvero divertenti. Milioni di utenti scoprono che scorrere e chattare su app di appuntamenti è divertente di per sé, anche se non soddisfano i loro futuri partner. "Gran parte della gratificazione è dovuta all'utilizzo dell'app e al gioco".
Alcune domande Il sistema è ancora giovane e non permette analisi approfondite. Tuttavia, è possibile già chiedersi alcune cose che possono permettere una riflessione su questo sviluppo di Facebook.
La prima questione è la natura intrinsecamente commerciale del colosso di Zuckenberg. Facebook vive di utenti e di post e ha bisogno di incrementare e sostenere questo scambio globale. L'espansione con altre appe altre forme di social network sono una dinamica vorace che serve a dare combustibile al sistema. Ora questo tocca un ambito così intimo e delicato come le relazioni affettive. Dà molto a pensare questa capacità della piattaforma di espandersi in questo settore ma la necessità di creare una sorta di ambiente virtualmente separato dal profilo di Facebook. I dati, la profilazione e le vulnerabilità che questi mostrano nella determinazione e predizione dei comportamenti umani riuslta sempre più evidente. Può la sola legge del mercato bastare a gestire tutto questo? Qual'è il valore, non solo economico, ma politico e globale dei dati in possesso di Zuckenberg? Può un singolo soggetto essere detentore di tutto questo?
Una seconda questione è la scelta del paese test: la Colombia. Un paese scelto sicuramente o in forza dei dati interni in possesso dell'azienda ma anche un paese che non ha la stessa abilità e capacità degli Stati Uniti di tutelare il singolo e di controllare una società colossale come Facebook. Perché là? Serve solo a testare Dating o ci sono altri obiettivi nel fare in Colombia questo gigante esperimento di psicologia sociale? Le fonte di redditività saranno sol in termini di utenti o in altro? Se gli scandali passati hanno fatto vedere come i dati di Facebook hanno alimentato altre dinamiche se la vera espansioen di business fosse nella prfilazione? Chi vincerà in questa sfida tra giganti dell'IT e governi nazionali? Che potere ha Facebook di leverage politico sui vari policy makers oggi in un contesto in cui le campagne elettorali sono giocate sui social network?
Infine non abbiamo teorie psicologiche in grado di spiegare tutti i comportamenti umani. Possiamo iniziare a pensare che bastano i dati? Più che capire ci basterà correlare? Un ambito così delicato come la felicità affettiva delle persone è meramente correlativo? Forse stiamo algoritmizzando al realtà.