L’avvento del cyborg, cioè la fusione tra uomo e macchina, la nascita della biologia sintetica e lo sviluppo della carne in provetta mostrano come tutto sia divenuto manipolabile e dominabile. Sorge allora un interrogativo ineludibile per la filosofia, per le scienze umane e per la teologia: ci stiamo avviando verso una realtà in cui la distinzione tra naturale e artificiale è destinata a scomparire?
Quando, nell'Ottocento, William Perkin sfruttò il risultato casuale di un esperimento finito male, inventò il colorante malva e fece nascere la chimica industriale (degli esplosivi, della fotografia, dei profumi). Da allora siamo stati in grado di “sintetizzare”, cioè produrre reazioni chimiche, e creare medicine come l’aspirina, colori, diamanti, carne e addirittura la vita. Emerge così una nuova categoria con cui classificare la realtà, il sintetico: qualcosa che non è distinguibile dal naturale, ma che esiste perché prodotto secondo processi che normalmente definiscono l’artificiale. Che significa? Oggi possiamo teoricamente produrre per sintesi un essere umano o la vita aliena per un altro pianeta. Quali domande etiche pone tutto questo? Ciò porterà a sconfiggere tutte le malattie oppure l’uomo, giocando ad essere Dio, trasformerà il futuro in un incubo distopico?
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Il viaggio tecnologico dell’umanità ha conosciuto recentemente una tappa qualitativamente diversa. Un accadimento casuale ha prodotto una novità in questo panorama tecnologico che oggi mostra tutta la sua novità e problematicità. È la Pasqua del 1856 la data che dobbiamo prendere a riferimento per questa assoluta novità nel nostro modo di comprendere il mondo, la realtà e nel guardare le possibilità che abbiamo come specie per interagire con il mondo che ci circonda. Tuttavia questo passaggio storico non è stato immediato né subitaneo. Con Realtà sintetica. Dall'aspirina alla vita:come ricreare il mondo? pubblicato da Castelvecchi ho provato a ripercorrere questa trasformazione con l’intenzione non di offrire risposte ma di provare, generando una coscienza della trasformazione avvenuta, a far risuonare alcune domande che sono divenute ormai urgenti e ineludibili.
Il volume sarà in libreria all'inizio di dicembre.