L’intelligenza artificiale può sostituire l’uomo sul posto di lavoro. Deutsche Bank in un suo report annuncia che i robot stanno già sostituendo gli impiegati e accelera un piano per rimpiazzare con l'intelligenza artificiale 18.000 posti di lavoro.
Iniziamo da uno sguardo sul settore finanziario. La IHS Markit, colosso britannico dei dati di mercato, è uscita recentemente con un report in cui si prevede la perdita di circa 10 milioni di posti lavoro. Una previsione formulata sulla base dei progetti annunciati o in fase di sviluppo. Gli effetti delle intelligenze artificiali applicate in questo settore saranno drammatiche. IHS Markit stima che entro il 2030 circa 10 milioni di bancari e professionisti della finanza potrebbero uscire dal settore. Nei soli Stati Uniti la previsione è di 1,3 milioni di esuberi. Ad essere colpiti saranno soprattutto i ruoli a più basso valore aggiunto; cassieri, addetti al servizio clienti e responsabili dei piccoli prestiti che saranno progressivamente sostituiti dalle macchine.
Il problema non è solo bancario. Secondo una stima del 2017 fatta da McKinsey, società internazionale di consulenza manageriale, le macchine potrebbero rimpiazzare oltre il 30% del lavoro. In particolare le cosiddette “tecnologie cognitive” potrebbero essere in grado di svolgere occupazioni che finora sono state di competenza specifica di professionisti umani. Per un’altra società di consulenza, Boston Consulting, entro il 2027 a livello globale l’innovazione dovrebbe distruggere 1,04 milioni di posti di lavoro solo nel mondo della finanza, colpendo soprattutto le vendite, il marketing, il controllo dei rischi e l’audit.
All'interno di questo scenario globale uno dei primi player ad annunciare grandi ristrutturazione è la Deutsche Bank. Il colosso tedesco sta usando i robot per sostituire alcuni dei 18.000 dipendenti che prevede di tagliare, secondo Financial News.
Mark Matthews, responsabile delle operazioni della banca societaria e di investimento di Deutsche Bank, ha dichiarato a Financial News che gli algoritmi di machine learning "hanno aumentato notevolmente la produttività" e stanno "ridistribuendo la capacità" delle operazioni bancarie.
L'organizzazione giornalistica londinese ha dichiarato che Deutsche sta spingendo per "automatizzare gran parte del suo back-office" attraverso una nuova strategia chiamata "Operations 4.0", come parte di una strategia volta a risparmiare 6,6 miliardi di dollari nei prossimi tre anni.
Deutsche Bank sta vivendo un anno molto problematico. A luglio, ha annunciato che taglierà 18.000 posti di lavoro nei prossimi tre anni, inoltre a subire il crollo delle vendite di azioni e delle unità di trading. Nel suo rapporto sugli utili di ottobre, la banca ha registrato 315 milioni di euro in "TFR e oneri di trasformazione", mentre i ricavi netti sono diminuiti del 15%.
Matthews ha dichiarato a Financial News che gli strumenti di apprendimento automatico hanno contribuito a risparmiare "680.000 ore di lavoro manuale" e che "finora ha utilizzato i robot per elaborare 5 milioni di transazioni nella sua banca aziendale ed eseguire 3,4 milioni di assegni all'interno della sua banca di investimento".
In quella che gli addetti ai lavori hanno definito una mossa sorprendente, la banca quest'estate ha dichiarato che manterrà la maggior parte del suo dipartimento di ricerca azionaria nonostante eliminasse la maggior parte del comparto vendite e della divisione commerciale.
Un portavoce della banca tedesca ha confermato il rapporto Financial News, aggiungendo che la banca ha tagliato 4.700 posti di lavoro nell'ultimo anno, di cui circa 1.000 solo dall'annuncio di questa innovazione.
La questione sociale, prendendo ad esempio questo singolo settore, è pressante. Cosa fare con questi lavoratori che, soppiantati dalla macchina nelle loro funzioni cognitive, si trasformano semplicemente in esuberi? Come evitare che la logica dello scarto arrivi a decretare che le stesse facoltà umane o alcuni tipi di lavoratori siano semplicemente da eliminare?
Mai come ora diventa urgente la questione etica e una riconsiderazione delle ricadute sociali dell'innovazioni.
Serve un'algor-etica.