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L’incontro con il teologo Paolo Benanti, Luca Foresti (ad Centro Medico Santagostino), Goffredo Freddi (Fondazione Msd), Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva e il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri nel programma il Tempo della Salute del Corriere della Sera.
Torna «Il Tempo della Salute». Il 13, 14 e 15 novembre si terrà la seconda edizione della manifestazione organizzata da Corriere della Sera-Corriere Salute che l’anno scorso, nello stesso mese, vide la partecipazione di oltre 5mila persone in due giorni. Quest’anno a causa della pandemia di Covid non sarà possibile la presenza di pubblico, tutti gli incontri saranno però visibili su corriere.it, su iltempodellasalute.it e sui canali social.
Il tema di quest’anno
La parola chiave che farà da filo conduttore in questa seconda edizione sarà: «Ricordare». Ricordare significa, letteralmente, «riportare al cuore». Per gli antichi il cuore era la sede dei sentimenti e il luogo della memoria. Ricordare significa allora prima di tutto avere a cuore sé stessi, la propria integrità, fisica e psichica, a cominciare proprio dal cuore, inteso come organo fisico. Ricordare però vuol dire anche salvaguardare la memoria in senso stretto, nutrendo la mente con la cultura e con le relazioni. Ricordare è avere a cuore chi ci è vicino, attivarsi per i suoi e i nostri diritti, prestare attenzione all’ambiente con scelte ecologiche, anche in campo alimentare, imparando a nutrirci in modo sano e consapevole rispettando anche gli animali e il pianeta. Ricordare significa avere a cuore la salute attraverso l’esercizio fisico, che per farci bene dev’essere commisurato alle nostre capacità. Ma significa anche muovere la società, per sottolineare e reclamare il diritto alla salute. E ricordare significa avere a cuore la prevenzione, in tutti i suoi aspetti, a partire dalle patologie più diffuse e temute, come i tumori, fino a quelle più rare come alcune neurodegenerative, che se scoperte con screening alla nascita oggi possono essere curate in modo molto più efficace rispetto al passato.
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L'incontro sul digitale
Per essere davvero utile e adeguata ai bisogni dei pazienti, la medicina digitale deve fare un salto di qualità e diventare sempre più aderente ai loro bisogni e alla loro capacità di interfacciarsi con essa e utilizzarla in modo efficace. Solo così potrà “umanizzarci”. «Il digitale sta producendo un cambiamento epocale — ha affermato Paolo Benanti —, con strumenti invisibili che interpretano la realtà, ovvero gli algoritmi. Per quanto riguarda la salute, serve una nuova modalità di relazione tra medico e paziente perché i numeri non possono sostituire il rapporto umano. Nel suo complesso, il Sistema salute deve occuparsi di uomini e donne nella loro integrità, con attenzione ai diversi contesti sociali e alla sostenibilità».
Con Paolo Benanti, teologo presso la Pontificia Università Gregoriana, Luca Foresti, amministratore delegato Centro Medico Santagostino, Goffredo Freddi, Policy & Communication Executive Director MSD Italia, Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute. A cura di Luigi Ripamonti. Con il contributo non condizionante di Fondazione MSD
https://video.corriere.it/salute/tempo-della-salute/digitale-che-ci-rende-umani/8cff547a-25d3-11eb-9464-032251e7abf1
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